giovedì 22 settembre 2016

Recensione: Ti aspettavo - J. Lynn (Jennifer Armentrout)

Buongiorno, lettori! Si fa per dire, qui il tempo fa schifo -.- Ma se posso tornare qui a parlare con voi è certamente un buon giorno. Come vi avevo preannunciato ieri oggi voglio proporvi la recensione dell'ultimo libro che ho terminato: Ti aspettavo di Jennifer Armentrout. Passiamo ad analizzarne l'edizione!

 Prezzo: 9.90
                                             Editore: Nord
                                             Genere: Contemporary Romance
                                             Pagine: 396

Trama:

L'università è la sua via di fuga. Per cinque lunghi anni, dopo quella maledetta festa di Halloween, l'esistenza di Avery Morgansten è stata un incubo, ma adesso lei può finalmente ricominciare da capo. Tutto ciò che deve fare è arrivare puntuale alle lezioni, mantenere un profilo basso e - magari riuscire a stringere qualche nuova amicizia. Quello che deve assolutamente evitare, invece, è attirare l'attenzione dell'unico ragazzo che potrebbe mandare in frantumi il suo futuro... Cameron Hamilton è il sogno proibito di tutte le studentesse del campus: fisico atletico e ammalianti occhi azzurri, è il classico ribelle, dal quale una brava ragazza come Avery dovrebbe tenersi alla larga. Eppure Cam pare proprio spuntare ovunque, col suo atteggiamento disincantato, le simpatiche punzecchiature e quel sorriso irresistibile. E Avery non può ignorare il fatto che, ogni volta che sono insieme, il resto del mondo sembra scomparire, e lei sente risvegliarsi una parte di sé che pensava di aver perduto per sempre. Ma, quando inizia a ricevere delle e-mail minacciose e delle strane telefonate notturne, Avery si rende conto che il passato non vuole lasciarla andare. Prima o poi la verità verrà galla e, per superare anche quella prova, lei avrà bisogno d'aiuto. Ma la relazione con Cam sarà la colonna che la sorreggerà o lo "sbaglio" che la trascinerà a fondo?

Recensione:

Questo libro è capitato in casa mia grazie a mia sorella, che lo ha acquistato ma mai letto fino alla fine. Sinceramente non penso che lo avrei mai acquistato per mia iniziativa, ma avendolo lì sullo scaffale in attesa che qualcuno si decida a dargli una possibilità, ho deciso di tentare. Sapevo già che J. Lynn era uno pseudonimo di Jennifer Armentrout, anche se non capirò mai che senso ha usare uno pseudonimo quando si ha intenzione di svelare il vero nome dell'autore. (Se qualcuno può spiegarmelo gliene sarei grata). Data l'enorme fama che la scrittrice era riuscita ad avere grazie anche ad altri suoi scritti, ho pensato che fosse l'occasione giusta per un primo approccio.
Ero psicologicamente pronta alla carrellata di clichés che mi sarebbero stati presentati, infatti se ne incontrano a bizzeffe. Dalla protagonista dal passato difficile che arriva in una nuova scuola, all'incontro accidentale, guarda caso, con il ragazzo più bello della scuola che alla fine, guarda caso, si innamora perdutamente di lei, all'amico gay che sta diventando un must del Contemporary Romance. Tanti piccoli grandi dettagli che potrebbero far sembrare questo un libro come tanti. Nonostante ciò, grazie allo stile scorrevole e coinvolgente dell'autrice, il libro si fa leggere facilmente e velocemente, non vi è nulla di pesante o arzigogolato. Proprio per questo, una volta aver familiarizzato con i personaggi ed essersi immersi nelle loro vicende, non si riesce più a mollare il libro fin quando non si arrivi all'ultima pagina.
I personaggi mi son sembrati ben diversificati e ben caratterizzati, anche se uno come Cam non penso sia mai esistito o esisterà mai. Non che io abbia così poca fiducia nel genere umano (o forse si), ma lui personifica la perfezione e sappiamo tutti che la perfezione non esiste. Il suo personaggio è bellissimo, ricco, esilarante, molto popolare, fedele, con una famiglia perfetta, amici perfetti, disposto ad aspettare per mesi e mesi che la tizia si decida ad uscire con lui e, nel frattempo, cuocerle la colazione ogni domenica mattina. Ammetto che in me c'è un buon trenta per cento di Leopardi e un altro buon venti per cento di Schopenhauer e quindi il pessimismo e il mai 'na gioia sono ormai insiti in me, ma non penso che una persona così descritta possa mai esistere, tutti abbiamo qualche difetto, purtroppo o per fortuna. In ogni caso, se la scrittrice lo ha immaginato così, in quanto lettori, siamo tenuti a fare altrettanto.
Sicuramente è una lettura carina e piacevole che consiglio a tutti gli amanti del genere, ma non mi ha colpito particolarmente, non mi ha dato alcuno spunto di riflessione, non mi ha lasciato quell'impronta che lo renda memorabile. Per questo non lo consiglio a chi è alla ricerca di un libro che abbia parecchio da trasmettere o una storia originale da raccontare, si tratta di una lettura leggera, senza impegno, adatta al periodo estivo, fatta apposta per chi non ha troppe pretese.

NON MALE MA ALLO STESSO TEMPO MEDIOCRE!
 
Voi, invece, avete letto questo libro? Che ve ne pare?
- Ariam. 

6 commenti:

  1. Credo che tu abbia centrato alla perfezione il nocciolo del libro: carino ma non bello, e sempre da leggere con la consapevolezza che certe cose non esisteranno mai. Cam non è assolutamente realistico e, non so te, ma io ormai sono stanca di tutti questi traumi esistenziali che le scrittrici di NA infilano un po' ovunquexD Però credo che, se letto nella giusta prospettiva, sia migliore di molti altri dello stesso genere:)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La penso come te, basta traumi per favore! Apprezzerei maggiormente un personaggio colmo di difetti ma, proprio per questo, realistico ad un principe azzurro tanto perfetto quanto palesemente irrealistico. E hai ragione sul fatto che tra tanti libri di questo genere, questo è uno dei migliori perché mi è capitato purtroppo di leggere di peggio. :)

      Elimina
  2. L'ho letto diversi anni fa ma ricordo il fatto che mi era piaciuto abbastanza anche se non ho mai letto i volumi che sono usciti dopo.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ci sono diversi volumi a seguire e non credo li leggerò, anche perché con il suo finale questo libro potrebbe benissimo essere autoconclusivo.

      Elimina
  3. Mi piace molto questa scrittrice, anche se preferisco i libri pubblicati come Jennifer L. Armentrout e questo in particolare l'ho letto sia in italiano che in inglese e mi è piaciuto (non ho letto tutti i volumi successivi, ma solo uno in inglese). Certamenente, però, i libri di questa autrice rientrano tra i miei preferiti fra quelli che leggo per distrarmi, non per riflettere.
    A proposito di libri che fanno riflettere! Come promesso, ecco il link della mi recensione di Flawed: http://diaryofabookishlife.blogspot.it/2016/09/recensione-flawed-gli-imperfetti-di.html?m=1

    RispondiElimina