sabato 16 settembre 2017

Recensione: Chiaro di Venere - Claudio Demurtas

Buongiorno e buon sabato a tutti! Oggi voglio farvi la recensione dell'ultimo libro che ho letto e che mi è stato gentilmente inviato in versione digitale dall'agenzia di comunicazione Giro di Parole. Il romanzo in questione è Chiaro di Venere di Claudio Demurtas.

 Prezzo: 15.00
                                           Edizione: EventualMente
                                           Genere: Fiction
                                           Pagine: 192

 Sinossi:

DALL'ATROCE MASSACRO NELLA PIANA DELLE GIARE IN VIETNAM NEL 1963, ALLA DRAMMATICA FINE DI SALVADOR ALLENDE DIECI ANNI PIU' TARDI A OPERA DI PINOCHET, SI DIPANA IL FILO DELLA STORIA DI FEDERICO, UNA MATRICOLA UNIVERSITARIA DI NOME E DI FATICHE, SULLO SFONDO DEL SUO AMORE TORMENTATO PER LUISELLA, CONFESSA TUTTE LE SUE DÉFAILLANCES SENTIMENTALI, POLITICHE, SOCIALI E RELIGIOSE, AMBIENTATE IN UNA SARDEGNA ONIRICA, MA NON PER QUESTO MENO VERA, CHE CELA SOTTO NOMI DI FANTASIA PAESAGGI DI CAGLIARI, CARBONIA, ILBONO E DELLA MITICA ARBATAX DALLE ROCCE ROSSE. E QUESTA MATRICOLA, DISARMANTE E DISARMATA, CUI NON BASTA IL PAPIRO PER AFFRANCARSI DAI LUOGHI COMUNI MISERELLI FRUTTO PER LO PIU DI PERTINACE MANCANZA D'INFORMAZIONI E DI LETTURE ALL'INIZIO DELL'ANABASI LA SUA VISIONE DEL MONDO E DELLE COSE ERA QUASI TUTTA CONTENUTA NELLE CRONACHE DI CALCIO DEL "CORRIERE DELLO SPORT" - CAPACE PERO' DI CRITICA E DI AUTOCRITICA, RIUSCIRA' SPANDENDO SUDORE E SOFFERENZA A TROVARE SE STESSO, IL MONDO E GLI ALTRI E LA VITA E L'AMORE ATTRAVERSO VICENDE VELATE, A VOLTE, DA SEMPLICE IRONIA, A VOLTE DA UMORISMO O SBERLEFFO AMARO TOUT COURT, O CAMUFFATO TALORA DA ANGOSCIA ESISTENZIALE VERA E PROPRIA E MASCHERA TRAGICA.

Recensione:

Primo punto a favore per quanto riguarda questo romanzo è sicuramente lo stile di scrittura che rispecchia a pieno i miei gusti. Quella di Demurtas è una penna elegante, delicata, minuziosa, scorrevole ma non per questo frivola.
Sapete già che non amo dilungarmi troppo con le recensioni, essendo io stessa ammiratrice delle opinioni brevi, concise, che riescono a dire tutto senza ricorrere a fiumi di parole, dunque di cosa parla, sostanzialmente, questo libro? Di un ragazzo, Federico, e della sua continua e incessante ricerca di se stesso, di ciò che realmente vuole dalla vita e di quello che vorrebbe fosse il suo ruolo nel mondo. Crescendo, Federico matura in sé l'ideale del bene comune, dell'aiuto reciproco e del sostegno dei più deboli e degli oppressi della società, non a caso varie vicissitudini lo condurranno ad un avvicinamento progressivo al partito comunista, col quale mai prima di allora avrebbe pensato di condividere principi e obbiettivi. Le vicende personali del protagonista andranno ad intrecciarsi, così, a fatti storici realmente accaduti e che negli anni '60 crearono scompiglio all'interno dell'ordine pubblico, fatti che condizioneranno la sua ideologia, il suo modo di vedere la vita, l'amore. Quest'ultimo è un altro tasto dolente per il nostro Federico, perennemente combattuto tra i suoi sentimenti nei confronti di Luisella e quelli rivolti, invece, al suo impegno civico e sociale che sembrano assorbire tutte le sue energie e non lasciare spazio a quella che potrebbe essere l'idea di famiglia, di cui il Nostro sembra costantemente sentire un'implicita esigenza.
Questo è un romanzo che sembra talvolta semplice, talvolta complesso, un romanzo in cui non sempre riuscirete ad immedesimarvi nel protagonista o a comprenderne le scelte o le attitudini, ma non per questo smetterete di leggerne con curiosità e interesse fino alla fine.

NON MALE!

- Ariam.

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