Anime #1: Black Rock Shooter

Salve a tutti, lettori! Oggi voglio parlarvi di qualcosa che non ha a che fare né con i libri né con i film o le serie tv, ovvero gli Anime. Fin da quando ero bambina mi piaceva guardarli su Italia 1, la mattina prima di andare a scuola e nel pomeriggio, ma non li ho mai seguiti regolarmente. Mi capitava di guardarne qualche puntata saltuariamente, ma niente di più. Soltanto di recente, grazie a mio cugino, ho scoperto un bellissimo sito dove poter seguire diversi anime, molti dei quali da lui stesso consigliatomi. Il primo fra tutti che sono riuscita a finire nei suoi pochissimi otto episodi è Black Rock Shooter, che ho apprezzato tantissimo.

                                         

                                          Regia: Shinobu Yoshioka

                                          Character design: Yusuke Yoshigaki

                                          Studio: Ordet

                                          Data di uscita: 2012

                                          Episodi: 8

                                          Durata: 24'

                                          Genere: Drammatico, Combattimento, Psicologico

Trama:

Questo non è il mondo che conoscete, vi si aggira una ragazza dai capelli neri corvini e dagli abiti color ebano, che ha un occhio lucente nel quale arde una fiamma blu; impugnato un cannone, si getta in una dura battaglia… il suo nome è Black Rock Shooter.

Nel frattempo, in un altro mondo, una ragazzina delle medie di nome Mato Kuroi viene incuriosita da Yomi Takanashi, una sua compagna di classe dal cognome insolito. Mato cerca di fare del suo meglio per riuscire a chiacchierare con Yomi, ma la ragazza proprio non vuole darle confidenza. Nei suoi primi giorni di scuola Mato viene in contatto con altri personaggi piuttosto eccentrici: la consulente psicologica Saya Irino e il capitano della squadra femminile di basket Arata Kohata. Poi improvvisamente un pomeriggio si crea una perfetta opportunità per approfondire la conoscenza tra Yomi e Mato, entrambe scoprono di essere fan del libro d’illustrazioni "Kotori-Asobi", le due ragazze vanno insieme casa di Yomi, purtroppo il divertimento viene ben presto interrotto da una inquietante ragazzina sulla sedia a rotelle, Kagari Izuriha..
Due mondi diversi, Mato e Black Rock Shooter, questa è la storia della loro “agonia”.

 

Opinione:

Si tratta di un anime davvero particolare che ho amato dalla prima all'ultima puntata, peccato che sia così breve. Se dovessi riassumere questa serie in un'unica frase userei la famosissima citazione di John Green, "E' questo il problema del dolore, esige di essere vissuto".

La protagonista, Mato, è una ragazza sempre dolce e gentile con tutti, lo scopo della sua vita è non far soffrire gli altri in alcun modo, ma ben presto capirà che è proprio grazie al dolore che ci si può temprare, si può imparare a crescere e ad affrontare la vita. Lei, purtroppo, apprenderà questo a proprie ed altrui spese, ritrovandosi a combattere con il proprio alter ego Black Rock Shooter, incapace di provare sentimenti. Inoltre dovrà far fronte anche alla sofferenza della sua amica Yomi, che, a causa della lontananza della stessa Mato, cadrà in una sorta di depressione che la porterà a rinunciare non solo al proprio dolore, ma persino ai proprio ricordi.

Questa, purtroppo, è una serie che non può essere ben spiegata con le parole, potrei star qui a parlarvene per ore ma, probabilmente, non ne afferrereste comunque il senso, perché è una serie che va guardata per coglierne a pieno il significato e il forte impatto psicologico.

 

Ho amato tantissimo la caratterizzazione dei personaggi, i dettagli e i colori con cui ognuno di essi è stato personalizzato ed, in questo modo, differenziato dagli altri. Fantastiche anche la grafica e, ebbene sì, le armi coinvolte nei combattimenti. Davvero mitiche ed ingegnose!

 

Ultima, ma non per importanza, cosa che ho adorato della serie è la sigla. Meravigliosa!

 

BELLISSIMO!

- Ariam.