lunedì 22 agosto 2016

Recensione: Dieci piccoli indiani di Agatha Christie

Buon pomeriggio, lettori! Rieccoci qui sul blog per una nuova recensione. Oggi parleremo di Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, uno dei più bei gialli che io abbia mai letto e che mi ha convinto del fatto che in futuro leggerò sicuramente tantissimi altri volumi di quest'autrice. Passiamo ad esaminare la scheda del libro!

 Prezzo: 10.50
                                             Editore: Mondadori (Oscar Classici Moderni)
                                             Genere: Gialli
                                             Pagine: 196

Trama:

Dieci persone estranee l'una all'altra sono state invitate a soggiornare in una splendida villa a Nigger Island senza sapere il nome del generoso ospite. Eppure, chi per curiosità, chi per bisogno, chi per opportunità, hanno accettato l'invito. E ora sono lì su quell'isola che sorge dal mare simile a una gigantesca testa di negro che fa rabbrividire soltanto a vederla. Non hanno trovato il padrone di casa ad aspettarli; hanno trovato invece una poesia incorniciata e appesa sopra il caminetto della loro camera. E una voce inumana e penetrante che li accusa di essere tutti assassini.
Per gli ospiti intrappolati è l'inizio di un interminabile incubo. Come comincia la poesia? "Dieci piccoli negretti se ne andaron a mangiar: uno fece indigestione, solo nove ne restar." E come finisce? "Solo il povero negretto in un bosco se ne andò: ad un pino s'impiccò, e nessuno ne restò".

Recensione:

Sarò poco originale ma anche la mia opinione su questo libro può essere ridotta ad un'unica parola: GENIALE. La Christie è riuscita a creare un intreccio perfettamente enigmatico, che fino alla fine ti fa dubitare dell'innocenza e, allo stesso tempo, della colpevolezza di ogni personaggio. Si tratta di un classico dei gialli e non posso che consigliarlo a chi vuole approcciarsi a questo genere, in particolar modo per i fantastici colpi di scena che, volta per volta, mirano a scardinare l'opinione che ti sei appena fatto dei vari personaggi.
In questo libro nulla è mai come sembra e la tetra filastrocca sui dieci piccoli indiani che sembra anticipare le circostanze della morte di ognuno dei protagonisti, insieme alla scomparsa di una statuina ogni volta che ciò accade, rendono l'atmosfera ancora più lugubre, ricca di dubbi e suspense, capace di trasmetterti la stessa preoccupazione, la stessa ansia, la stessa sensazione che i personaggi provano quando capiscono che ben presto la morte coglierà anche loro.
La Christie percorre i fili di pensiero di ogni personaggio, rendendoci partecipi dei sospetti di ognuno di essi, del modo in cui le loro menti tendono a colpevolizzare qualcuno e ad escludere invece qualcun altro. Tutto ciò senza mai creare confusione o scompiglio.
Fino all'ultimo capitolo il lettore rimarrà col fiato sospeso, con quel punto interrogativo posto sul volto dell'artefice di quel subdolo piano per far fuori ben dieci persone dalle personalità più disparante, ad ogni modo apparentemente normali, ma che nascondono ognuno un proprio scheletro nell'armadio. Sarà soltanto nell'epilogo che verrò annunciato il nome della persona che ha architettato tutto e il motivo che l'ha spinto a farlo. Sono rimasta colpita dalla scoperta, perché, come spesso accade nei gialli, il colpevole è sempre qualcuno che non avresti mai immaginato, quella persona a cui nessuno avrebbe mai associata una condotta simile. Di questo romanzo, oltre allo stile scorrevolissimo, intrigante e attento ai dettagli, ho apprezzato anche questo, il fatto che nulla è ovvio o scontato, tutto rimane come sospeso, irrisolto fino alla fine.  

BELLISSIMO!
- Ariam.

4 commenti:

  1. Agatha Christie è la mia scrittrice preferita *_* e questo è uno dei suoi romanzi migliori. Io li ho letti tutti e, se ti piace il genere, consiglio anche a te di farlo, non rimarrai delusa: quasi tutti i libri sono, come hai scritto tu, geniali :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, sicuramente leggerò altro dell'autrice e vorrei riprendere con Assassinio sull'OrientExpress o con qualche volume di Poirot. So già che li amerò tutti!

      Elimina
  2. Anche a me la Christie piace molto (anche se preferisco di gran lunga Poirot a Miss Marple), e questo titolo in particolare. Se vuoi scervellarti per bene (e se non hai già visto il film, che rovinerebbe tutto), ti consiglio due classiconi della Christie: Assassinio sull'Orient'Express e L'assassionio di Roger Akroyd. Da toglierti il sonno per capire chi cavolo è sytato, e come! E due colpi di scena finali... geniali, come dici tu.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora saranno i suoi due prossimi titoli che cercherò perché sono curiosissima di sapere cos'ha architettato questa volta. Mi incuriosisce tantissimo e adoro i suoi colpi di scena!

      Elimina