Ciao a tutti,
lettori! Oggi voglio proporvi un BookTag in cui sono stata taggata da
Martina, del blog Il rumore delle pagine. Si tratta di un tag,
condiviso originariamente dal blog Racconti dal Passato, che consta
di venticinque domande sui libri a cui cercherò di rispondere il più
sinceramente possibile.
Regole:
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Nomina almeno 5 blog a cui fare le domande;
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Cita sempre chi ha creato il tag, in questo caso Racconti dal passato;
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Nomina e ringrazia il blog che ti ha nominato, dunque ringrazio infinitamente Martina di Il rumore delle pagine per avermi pensato! :*
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Usa come immagine quella in cima a questo post.
Partiamo subito, visto che sono un bel po’ di domande.
1) Come scegli i libri da leggere?
Mi faccio influenzare moltissimo dalle opinioni altrui, per mia
fortuna e sfortuna. Se leggo un titolo che ho già ritrovato in
tantissimi altri blog e di cui tutti parlano benissimo, cresce la mia
curiosità e finisce dritto dritto nella mia wishlist. Proprio per
questo la maggior parte delle volte in cui vado in libreria o faccio
un salto su un sito ho le idee già chiare, so già quale libro sto
cercando. Ciò non significa che non inizi a spulciare tutti gli
scaffali alla ricerca di qualche altro titolo, non a caso quando
entro in una libreria mi ci trattengo minimo per due ore.
2) Dove compri i libri, in libreria o online?
Fino
a circa sei mesi fa, quando vivevo ancora in un piccolo paesino con
una singola libreria indipendente dove non riuscivo mai trovare i
titoli che cercavo,
ordinavo sempre online.
Adesso che ho a pochi passi diverse librerie e fumetterie, compro
quasi sempre direttamente lì.
3) Aspetti di finire un libro prima di acquistarne un altro oppure hai una scorta?
Ho sempre come minimo un paio di libri di scorta. Non mi piace
accumularne più di dieci per volta altrimenti finisco col non
leggere più i primi acquistati. Cerco sempre di creare una sorta di
equilibrio tra i libri che smaltisco e i nuovi che man mano acquisto.
4) Di solito quando leggi?
Mi piace leggere sempre un po’ la sera, prima di dormire. Ma mi
capita di proseguire le letture anche in autobus e in università,
tra una lezione e l’altro, quando il carico di pagine da studiare
non è particolarmente immane.
5) Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro?
Tendenzialmente, no. Non mi faccio mai impressionare dal numero di
pagine. Se quel libro mi ispira e la curiosità di leggerlo è tanta,
non c’è scusa che tenga.
6)
Genere preferito?
Domanda
a cui non so mai rispondere con certezza e decisione. Ho sempre amato
il genere Urban-Fantasy/Distopico e continuo ad amarlo tutt’ora, ma
ultimamente mi sono ancora più avvicinata ai romanzi storici,
soprattutto quelli inerenti agli anni ‘30 - ‘40 e quindi alla
Seconda Guerra Mondiale. In tutto questo amo anche i gialli, con
Conan Doyle e Agatha Christie, e i classici, che sono un must per i
lettori più accaniti, costituendo i pilastri su cui tutto il mondo
dell’attuale
scrittura poggia. Scusatemi,
ma non riuscirò mai a scegliere.
7) Hai un autore preferito?
Altra domanda impossibile. Non credo di avere un autore preferito
perché ne ammiro tantissimi, tutti alla stessa maniera, ognuno per
tratti, caratteristiche e sensazioni donatemi diverse.
8) Quando è iniziata la tua passione per la lettura?
Già alle elementari e alle medie ho avuto modo di approcciarmici con
letture come Il Piccolo Principe e Mille Splendidi Soli. Poi sono
passata a Fallen e successivamente ad Harry Potter, dunque, al genere
fantasy che adesso adoro. È stato al secondo o terzo anno delle
superiori che mi sono trasformata in un’accumulatrice seriale.
9)
Presti libri?
Si, li presto, ma soltanto a persone molto vicine a me, che conosco,
che sanno dei riguardi e delle cure che dedico ai miei libri e di
cui, quindi, so di potermi fidare.
10) Leggi un libro alla volta oppure riesci a leggerne diversi insieme?
Generalmente non inizio mai un libro se non ho prima terminato la
lettura in corso. Mi faccio prendere dall’ansia di far confusione
tra le due storie e di non riuscire ad apprezzare a pieno né l’una
né l’altra. Se mi capita però di avere tra le mani un volume da
tempo agognato, che volevo e che mi incuriosisce in modo particolare,
allora e solo allora sono disposta ad accostarlo alla mia lettura in
corso e a leggerlo in concomitanza ad essa.
11) I tuoi amici/familiari leggono?
Nella
mia famiglia non legge nessuno, purtroppo. Ho provato in tutti i modi
a convincere mia sorella, ma non c’è nulla da fare. Non riesce ad
andare oltre uno sporadico romanzo rosa una volta ogni tre o quattro
anni. Per quanto riguarda
le mie amiche si, loro compensano la carenza di “lettura
familiare”, leggono tantissimo, anche più di me.
12) Quanto ci metti mediamente a leggere un libro?
Dipende dal periodo. In prossimità di un qualche esame, come in
questo periodo, riesco a metterci anche un mese per terminare appena
due libri. Quando non ho troppo da studiare e un libro mi prende
tanto riesco a finirlo in tre o quattro giorni.
13) Quando vedi una persona che legge (ad esempio sui mezzi pubblici) ti metti immediatamente a sbirciare il titolo del suo libro?
Assolutamente si. Sono una ficcanaso quando si tratta di queste cose.
Quando vedo qualcuno che legge devo sapere cosa sta leggendo, perché
sono dell’idea che i libri dicono molto delle persone che li
leggono. Ovunque, in libreria, sui mezzi pubblici, all’università
o in biblioteca, sbircio sempre le letture altrui!
14) Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvarne uno soltanto quale sarebbe?
Domanda impossibile n°3. Come si può scegliere? Credo che salvare
Fahrenheit 451 di Ray Bradbury sia un obbligo, trovandomi in una
situazione simile. La gente dovrebbe sapere, in casi come quelli, a
cosa starebbe andando incontro. Anche voi che non lo avete ancora
fatto, leggete questo libro!
15) Perché ti piace leggere?
Sono
una persona molto introversa e che apprezza molto la solitudine. Un
libro è, per me,
il luogo ideale in cui rifugiarsi quando la realtà ti stanca, ti
disgusta, ti delude. Un libro sarà anche qualcosa di invero, di
fallace, frutto di pura fantasia, ma rimane, in certe situazioni,
l’unica cosa a cui
aggrapparti, l’unica cosa in
grado di salvarti, di
proteggerti. Si può
leggere un libro e desiderare che ciò che vi venga raccontato sia
reale, oppure è proprio
il desiderio opposto ad incuriosirci, a farci porre tante di quelle
domande da volerne sapere sempre di più. Quante volte ci capita di
chiederci: come sarebbe il mondo se.. ? I libri ci rendono spettatori
ma al tempo stesso protagonisti, ci coinvolgono e al tempo stesso ci
istruiscono. Servono altre motivazioni?
16) Leggi libri in prestito (da amici o dalla biblioteca) o solo libri che possiedi?
Mi capita di prendere in prestito libri la cui trama non mi convince
particolarmente, libri verso i quali sono particolarmente scettica e
diffidente e nei quali non sono sicura di voler investire. Nel caso
in cui il libro preso in prestito mi sia piaciuto davvero tanto,
cerco di recuperarne una copia personale da tenere tra i miei piccoli
tesori.
17) Qual è il libro che non sei mai riuscito a finire?
Il Fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello. Vi giuro, ci ho provato un
paio di volte ma giunta verso la decima pagina non riesco più a
continuare. Per questo mi sono decisa, infine, di regalarlo alla mia
migliore amica che doveva leggerlo per il corso di letteratura
italiana. So che è una cosa abominevole ma vi prometto che in futuro
tenterò di dargli una terza possibilità.
18) Hai mai comprato un libro solo perché aveva una bella copertina, e cosa ti attrae nella copertina di un libro?
No. Sono una che dà moltissima importanza alla copertina, per me è
fondamentale che sia originale, inerente al tema trattato nel libro,
che anticipi qualcosa, ma non troppo. Deve incuriosire, senza però
svelare parte della trama. Una cover azzeccata è fondamentale per la
buon riuscita di un libro, ma ovviamente non è l’essenziale.
Proprio per questo, anche se ne tengo particolare conto, non mi
limito mai ad essa, leggo sempre la trama del libro e. se anche
quella mi intriga, quel libro può entrare a far parte della mia
schiera.
19) C’è una casa editrice che ami particolarmente, e perché?
No, non ho una casa editrice preferita perché ne apprezzo diverse
per diverse loro edizioni e proposte.
20) Porti i libri dappertutto (ad esempio in spiaggia o sui mezzi
pubblici) o li tieni “al sicuro” dentro casa?
Si, mi piace leggere un po’ dappertutto. Prima preferivo i luoghi
silenziosi, come la mia camera, perché mi lasciavo sempre distrarre
dal brusio e dal contesto in generale, adesso invece ho imparato ad
isolarmi ovunque, anche in pieno caos, come quello che trovo ogni
mattina sui mezzi pubblici, riesco a concentrarmi e a dedicarmi
esclusivamente alla mia lettura.
21) Qual è il libro che ti hanno regalato che hai gradito
maggiormente?
Il libro che più ho apprezzato è Fallen, di Lauren Kate, donatomi
da mia madre agli inizi della mia carriera da accanita lettrice. Fu
la prima saga urban-fantasy che lessi e alla quale sono molto legata
emotivamente anche per questo motivo.
22) Come scegli un libro da regalare?
Dipende, ovviamente, dalla persona e dai suoi gusti in fatto di
libri. Quando si tratta di qualcuno che conosco poco, da questo punto
di vista, mi baso molto sul carattere e l’emotività di quella
persona, cercando di dedurre quale possa essere il genere adatto a
lei.
23) La tua libreria è ordinata secondo un criterio, o tieni i libri
in ordine sparso?
Sono maniacale quando si tratta dell’impostazione dei miei libri.
Cerco di seguire un determinato criterio e di riporli quanto più
ordinatamente possibile, provando diverse sistemazione fino a trovare
quella che, secondo me, è più bella a vedersi.
24) Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?
Se si tratta di note brevi e concise si, le leggo sempre. Quando,
invece, trovo note troppo prolisse, che finiscono col dilungarsi e
divagare, mi rifiuto di leggerle perché perderei il filo del
narrazione.
25) Leggi eventuali introduzioni, prefazioni e postfazioni dei libri
o le salti?
Le introduzioni, così come le prefazioni, che parlano della vita
degli autori e di cose inerenti alla trama, è da un po’ di tempo a
questa parte che mi rifiuto di leggerle. Da quando l’introduzione
di Jane Eyre mi ha quasi spoilerato il finale, non riesco proprio a
fidarmi nuovamente e postpongo la loro lettura a fine libro. I
prologhi, essendo fatti apposta per anticipare qualche tratto
saliente senza, però, dire troppo, mi intrigano parecchio. Anche
queste, come le cover, sono cruciali in un buon libro. Un prologo
costituisce la fase di avvio, ciò che dà inizio a tutto, se non
convince quello allora dubito che possa farlo tutto il resto. Le
postfazioni le leggo sempre, soprattutto quando un libro mi è
particolarmente piaciuto, e continuo a spulciare le ultime pagine, le
ultime parole alla ricerca di qualche informazione in più legata
alla trama.
Le domande sono terminate, ma adesso tocca voi! Dunque nomino:
Linkatemi giù nei commenti il post con le vostre risposte, sono molto curiosa di sapere qualcosa delle vostre abitudini letterarie. Ringrazio nuovamente Martina per avermi dato la possibilità di proporre questo tag e alla prossima, lettori!
- Ariam.
La risposta alla domanda numero 15 mi piace un sacco. Mi rivedo molto in quello che hai scritto.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la 17... ho iniziato il Fu Mattia Pascal 3 volte. Solo alla 3 sono riuscita a superare la decima pagina!
Ne vale davvero davvero davvero davvero la pena! Riprovaci appena puoi!Un bacio <3
Allora appena lo ribecco in libreria lo riprendo. Mi impongo di riuscirci. Anche l'amica a cui l'ho regalato mi ha detto che proseguendo con le pagine poi migliora. Posso farcela!
EliminaGrazie mille*-*
RispondiEliminaQuesto tag è davvero interessante, sono felice che tu mi abbia taggata:) Appena riuscirò a farlo te lo dirò;)
Ma figurati, sono mooolto curiosa di leggere le tue risposte! Un bacio :*
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